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Come organizzare la casa

Il 25 giugno 2016 sembrava una data tanto lontana da quella proposta arrivata, in modo inaspettato ma attesa da mesi, il 3 gennaio 2015. Invece ormai ci siamo, manca veramente poco e le cose da fare sembrano non finire mai: trovare la casa giusta, passare quell’iter infernale tra notaio e banca, andare alla ricerca dell’arredamento tenendo sempre sotto controllo i soldi rimasti sul conto corrente, contattare muratore, idraulico, elettricista e, alla fine trovare anche le energie per preparare il giorno più importante della nostra vita. L’organizzazione e gestione della ristrutturazione è il primo ostacolo da superare. Ebbene sì, perché vuoi che due giovani ragazzi trovino subito la casa della loro vita e magari già anche pronta per entrarci il giorno stesso?! Ecco, no! Dopo vari mesi di ricerca vana di un appartamento in centro al paese con un giardino, abbiamo deciso di accettare la proposta generosa di mia madre di entrare in casa di nonna. Un centralissimo appartamento con vista lago, ma senza giardino (per quello ci penseremo tra qualche anno…).

La casa però ha vent’anni e ci sono alcuni lavoretti da fare: in primis rifare i serramenti e demolire e ricostruire il bagno. Per i serramenti il dubbio se ripristinare gli esistenti in legno o farne di nuovi ci ha fatto perdere un po’ di tempo. Inizialmente pensavo di farne di nuovi in PVC - molto più resistenti del legno, non infiammabili e dotati di resistenza e isolamento termico e acustico molto elevati. Inoltre vantano la possibilità di personalizzarli ad ogni ambiente, sia esso classico o moderno, grazie alle varie tipologie di profili e alla vasta gamma di colorazioni e tinte legno. Purtroppo però la nostra casa è in centro storico e il Comune esige serramenti in legno più classici e piacevoli alla vista. Quindi, senza avere più dubbi, abbiamo optato per la ristrutturazione degli esistenti! Rifarli costa veramente un sacco, ma con un po’ di ricerche e buona volontà si possono trovare artigiani bravi e onesti che riportano a nuovo persino i serramenti più rovinati e vecchi: rimuovono i vetri, carteggiano le strutture in legno - portandole a nuovo - le ritinteggiano attraverso l’immersione in vasche, cambiano le guarnizioni e la ferramenta e riposizionano i vetri.

Per il bagno invece è necessario farsi fare vari preventivi prima di decidere a chi affidare i lavori. Poi si potrà pensare al resto. Anche confrontare i preventivi non è semplice, esigi che tutte le voci vengano specificate e che i materiali inseriti siano gli stessi. Prenditi del tempo e valuta bene tutte le differenze, non sempre un preventivo più basso resterà tale e sarà più vantaggioso. Bisogna poi iniziare a decidere anche l’arredamento... con le mie competenze acquisite durante il percorso di studi sarò insopportabile con i rivenditori, lo so già!

La mia difficoltà maggiore è stata la cucina: 6 metri lineari da attrezzare, un’infinità di basi, pensili e cassetti. Date le nostre limitate risorse economiche non abbiamo cercato una cucina in legno massello, ma abbiamo optato per una in laminato. Molto più leggera, di facile manutenzione, un po’ meno resistente, ma indubbiamente meno onerosa e con possibilità illimitate di finiture di colore e superficie (opache o lucide, goffrate, effetto legno...). La scelta della cucina è fondamentale, sarà lo spazio dove cucinare, il cuore della casa e probabilmente l’ambiente più frequentato. Quindi attenzione ai colori. Io suggerisco sempre di sceglierne una abbastanza chiara e con il top più scuro che camuffa meglio piccoli schizzi di cottura. Non scordiamoci poi che la casa che sto ristrutturando non è nuova e quindi, in fondo alla stanza abbiamo trovato la caldaia, ingombrante e che non si può spostare a piacimento. Come risolvere il problema? Creare un mobiletto ad hoc e nascondercela all’interno! La manutenzione sarà facile e allo stesso tempo, nessuno si accorgerà che è rimasta lì.

Macinasale e macinapepe Tescoma

Ancor prima che la cucina venga consegnata, perché non iniziare a ideare lo spazio sopra il top. Vicino ai fuochi sicuramente metterò gli elegantissimi macinapepe e macina sale della linea Virgo, perché le spezie macinate al momento hanno una fragranza più decisa e un fascino particolare. Accanto al lavello invece ho voluto lo scolatoio - rigorosamente tutto in acciaio - e per praticità ho già deciso: metterò il tappetino in microfibra che, oltre a fungere da scola stoviglie, mi darà una mano a salvaguardare il nuovo lavello. Almeno i primi mesi bisogna tenere un occhio di riguardo in più, giusto?!

Tappetino scolastoviglie in microfibra

Tappetino scola stoviglie
Ecco un accessorio utilissimo, salvaspazio e salva-cucina: il tappetino scola stoviglie è prodotto in microfibra, perfetto per lasciar scolare piatti, bicchieri e posate, proteggendo il piano del lavello o della cucina dai graffi e e dagli urti quando si appoggiano le stoviglie appena lavate. Ha una superficie assorbente che cattura l’acqua in eccesso e permette a piatti e bicchieri di asciugare più in fretta. Quando non lo usi lo puoi arrotolare o ripiegare su se stesso, oppure lo puoi lasciare sul piano di lavoro: donerà un tocco di colore alla tua cucina!

Mise en place Tescoma

Per la scelta dell’arredo utile è anche farsi un giro alle varie fiere che potrai trovare sul territorio. Io personalmente alla Fiera del Mobile di Bergamo ho trovato il nostro divano, in pelle verde muschio, con la struttura in legno di rovere a vista, grande e molto particolare! Per il resto invece ci siamo rivolti a vari negozi d’arredamento della zona: questi piccoli negozi ti seguono in maniera eccezionale, cercando di sviluppare diverse soluzioni in base alle esigenze espresse. Prima di rivolgersi a loro, bisogna però fare i compiti: procurarsi la piantina delle varie stanze, prendere le misure mancanti e iniziare a farsi un’idea degli spazi e del loro sviluppo. In uno di questi piccoli rivenditori ho trovato un grande tavolo in legno massello che sarà perfetto per la sala da pranzo. 90x180 cm, ma allungabile a 280 cm, sarà perfetto per trascorre a casa nostra le prossime festività. Pasqua potrebbe essere la giusta prova per riunire tutte e due le famiglie - facendo due conti dovremmo essere in 19. Quindi, considerando di attaccare al tavolo allungabile della sala l’altro tavolo allungabile della cucina ed avendo a disposizione una sala lunghissima, ci dovremmo stare. Per dare alla nostra immensa tavola di Pasqua un tocco di originalità in più, potrei aggiungere dei segnaposto personalizzati fai da te: mi vengono in mente una miriade di simpaticissime idee: piccole uova sode con il nome del commensale appoggiate su un piccolo cestino di vimini, mini composizioni floreali con la targhetta, buffi coniglietti di carta... Ho deciso, farò dei golosi biscotti a forma di uova glassati con il nome di ciascuno.

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