Scegli le letture del matrimonio, prepara i libretti per la messa e stampali, contatta il fiorista per definire le ultime cose riguardanti le composizioni e il bouquet, chiama il dj per la serata e decidi che canzone delle tue preferite far partire al momento del primo ballo, risenti il fotografo per concordarsi sugli orari, fai un colpo di telefono agli ultimi invitati che ancora non ti hanno confermato la loro presenza al matrimonio, comunica il numero esatto dei partecipanti al ristorante e definisci il tableau de mariage... queste sono solo una piccola parte delle questioni da risolvere a pochissimi giorni dalle nozze. L’ansia cresce, il tempo stringe e gli impegni sull’agenda sembrano moltiplicarsi due o tre volte, ogni giorno. Panico!!! Ma non lasciamoci prendere dall’angoscia e vediamo di ottimizzare tempi e forze.
Partecipazioni ideate, stampate e realizzate con anticipo e consegnate agli invitati almeno tre mesi prima dell’importante evento, bomboniere ordinate e confetti e nastri colorati acquistati, sacerdoti (ebbene sì, non ne avrò solo uno ma bensì quattro), chiesa e location confermate, menu definito, abiti acquistati... le cose importanti ci sono tutte! Ora non ci resta che ultimare le cose complementari, tipo decidere i nomi dei tavoli per la cena. Svolgendosi in un’azienda vinicola il ricevimento, per il nome del tavolo avrebbe potuto essere carino scegliere nomi di tipologie di uva o vitigni delle zona, ma la mia passione per la montagna mi ha ispirato e ho deciso che tutti i nostri invitati faranno un giro tra i rifugi e i bivacchi che io e il mio “quasi marito” abbiamo raggiunto insieme. Il nostro tavolo sarà il “Rifugio Bella Vista”, un piccolissimo rifugio circondato dalle alte vette della Val Senales a 2.845 m.s.l.m.; un rifugio di charme che si affaccia sul ghiacciaio. Tra questi splendidi panorami ho ricevuto la mia proposta di matrimonio e proprio qui ci sembrava giusto iniziare il nostro nuovo percorso di coppia. Lo stile del matrimonio sarà semplice e raffinato e anche sala del ricevimento sarà senza tanti fronzoli. I singoli nomi dei tavoli verranno posizionati in centro al tavolo e, sempre perché saremo in una cantina vinicola, abbiamo pensato di realizzare un supporto con tre tappi di vino e legarli tra loro con un nastrino del colore tema del matrimonio, che nel nostro caso è un bellissimo e freschissimo verde lime o verde acido.
Prima della funzione religiosa è tradizione, nella nostra zona, preparare un piccolo rinfresco a casa dei genitori degli sposi per tutti gli invitati e per coloro che invece non sono stati invitati al matrimonio, come ad esempio vicini di casa o conoscenti che però hanno il piacere di assistere alla celebrazione religiosa, senza però prendere parte al banchetto nuziale. Dato che il ricevimento, con tanto di cena, vero e proprio avverrà dopo la Messa, quello che precede le nozze dovrà essere solamente un gentile omaggio ai parenti e agli amici che passano da casa e non dovrà essere esageratamente ricco. Via libera quindi a pasticcini, pizzette, piccoli panini farciti con salumi (mi raccomando niente salse; gli ospiti si potrebbero sporcare l’abito ancor prima delle nozze!), succhi, bibite, acqua fresca, alcune bottiglie di bollicine rigorosamente della Franciacorta e gli immancabili confetti bianchi. Bianchi come la tovaglia! La mise en place dovrà infatti rispettare i colori del matrimonio, quindi insieme al bianco i nostri genitori inseriranno degli elementi di colore verde lime. Io ho già trovato degli utilissimi tovaglioli di carta e due vassoietti per i confetti.
Ingredienti • 1 rotolo di pasta sfoglia rettangolare • 2 zucchine • 10 fettine di speck • 10 fettine di scamorza sale q.b. Procedimento Spuntare e lavare le zucchine. Tagliarle a fettine sottili nel senso della lunghezza e sbollentarle per qualche minuto in acqua calda salata, dovranno risultare morbide ma sode. Scolarle e passarle sotto acqua fredda per far conservare il loro colore brillante. Sul piano di lavoro leggermente infarinato srotolare la pasta sfoglia e tagliarla con la rotella tagliapasta in 10 strisce larghe circa 4 cm. Sistemare su ogni striscia di pasta sfoglia una fettina di zucchina, una fetta di speck, una fettina di scamorza e un pizzico di sale. Arrotolare delicatamente e sistemare le girelle nei pirottini per muffin posti all’interno di una teglia muffin. Per far sì che la pasta sfoglia si gonfi e cresca bene, è meglio non arrotolare molto strette le rose di zucchine. Cuocere in forno preriscaldato a 180 °C per circa 15/20 minuti fino a doratura. Se preparate in anticipo, prima di servirle passarle in forno per qualche minuto. Le girelle riacquisteranno subito la loro friabilità.
Tra le molteplici cose da fare prima delle nozze abbiamo anche trovato il tempo per comprare i lampadari della casa che ancora non avevamo cercato. Per le camere, il bagno e il disimpegno abbiamo scovato dei bellissimi e economici lampadari in un negozio specializzato vicino a casa; per la sala e la cucina invece non abbiamo individuato nulla che ci finisse di convincere fino in fondo. Quindi, armati di tanta buona volontà e di un sacco di voglia di rendere unica la nostra nuova casa e dopo aver cercato un po’ di ispirazioni sulle varie riviste di arredamento e su alcuni forum in internet, ho deciso di realizzare da me il lampadario della sala da pranzo. Sarà un lampadario a sospensione semplice e facile da eseguire ma di grande effetto visivo. Il tutto con una spesa irrisoria accompagnata al piacere di realizzare da sé un dettaglio della propria casa. Mi è bastato recuperare alcuni barattoli di vetro di quelli che si usano per le conserve, dello spago naturale intrecciato, dei portalampada con filo lungo (disponibili in qualsiasi brico o negozio di materiale elettrico), un cerchio di legno del colore preferito - io ho optato per un legno rovere sbiancato - del diametro di circa 25 cm, largo 2 cm e spesso 5 mm, un tappo coprifili, delle viti e della colla. Per prima cosa bisogna preparare i singoli paralumi, quindi ho iniziato a incollare lo spago sulla parte superiore dei barattoli, ho forato i tappi superiori e incastrato i portalampada. A questo punto ho forato il cerchio di legno, che farà da struttura/distanziatore per i paralumi, con una punta del trapano fine tanto quanto i cavi dei portalampada e fatto passare i fili da parte a parte e bloccati nella parte superiore con del nastro biadesivo a tenuta forte. Se come me vuoi giocare con le altezze delle varie luci, ti basterà tagliare delle misure prefissate i vari fili dei paralumi prima di bloccarli al soffitto e coprirli con il tappo coprifili. Una volta realizzata e fissata la struttura al soffitto, ho svitato i barattoli ed inserito le lampadine. Mi raccomando, acquista lampadine led dalla luce calda che non scaldano per evitare che si surriscaldino eccessivamente e facciano scoppiare i barattoli.